Ogni angolo del mondo nel bianco e nero di Sebastiao Salgado

salgado_1

23/03/2018




Servizio di Vittorio Billera, Azzurra Papalia

#FactoryVenariaReale
 
Ogni angolo del mondo nel bianco e nero di Sebastiao Salgado
 
Genesi, la sua mostra più rappresentativa è alla Reggia di Venaria fino al 16 settembre 2018. Sinora è stata visitata nelle sue molte esposizioni, da oltre 5 milioni di persone  

Dieci anni di ricerca e 28 viaggi attorno al mondo hanno portato alla realizzazione di Genesi, il progetto fotografico di Sebastiao Salgado in mostra nelle Sale dei Paggi alla Reggia di Venaria Reale dal 22 marzo fino al 16 settembre 2018.
Un appuntamento che conferma l’interesse della Reggia non solo per l’arte tradizionale ma anche per la fotografia, come quella di Salgado che rappresenta un grido di allarme per la salvaguardia del mondo.
Mario Turetta, direttore Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, dichiara «Abbiamo iniziato nel 2014 con  mostre di fotografie collettive, per poi passare a quelle monografiche e quindi abbiamo avuto Mc Curry, Lindbergh, e adesso il grande maestro Sebastiao Salgado che attraverso queste foto ci fa fare un viaggio in un mondo, probabilmente, sembra impossibile nel 2018, quasi incontaminato».
Dal 2003 il maestro brasiliano della fotografia ha esplorato angoli di mondo in cui prima di allora nessuno era stato e di cui ha colto con pazienza  attimi, storie, tradizioni e bellezza. Ha sfidato le condizioni  metereologiche, i confini ambientali, culturali e talvolta burocratici per  portare a casa un atlante antropologico in cinque sezioni: Pianeta Sud, Santuari della Natura, Africa, grande Nord, Amazzonia e Pantanàl. A Roberto Koch, presidente di Contrasto, abbiamo chiesto “Cosa rappresenta questa mostra?” «Ci dice come Salgado racconta la parte del mondo ancora intatta, ancora com’era alle origini, che è ancora straordinariamente bella, tanto che quasi ci commuove. Ha scelto di farlo usando il metodo degli antichi esploratori alla fine dell’800 e vagli inizi del ’900, che andavano a visitare i grandi luoghi inesplorati del mondo. E ha stabilito dei tempi e dei modi che sono proprio quelli di come si viaggiava un tempo, senza fretta».
Alberto Rossetti, presidente di Civita «Il condensato di questo lavoro è qui esposto con 245 foto bianco e nero di grandi formati che rappresentano la parte del nostro pianeta che ancora non è stata rovinata dall’uomo, che è ancora pressoché incontaminata e quindi ci porge un messaggio fondamentale per il destino dell’umanità: quello dell’equilibrio della natura e del nostro pianeta».
La testimonianza di Salgado rappresenta l’atto di amore sconfinato per la natura e vuole essere un monito per preservarla dalla frenesia della contemporaneità. Così, la capacità di emozionarsi ancora davanti ai paesaggi e le specie animali diventa il primo passo per comprendere la fortuna comune a tutti  gli uomini:  appartenere al pianeta terra.
Antonella d’Afflitto, assessore alla Cultura della Città di Venaria Reale nel discorso di saluto della Città, afferma «Salgado è stato non solo un grande fotografo ma davvero un uomo che ha saputo calarsi ed esplorare il sublime con una umanità incredibile e certamente ci ha lasciato e ci insegna il senso e il valore  del tempo e del sapersi fermare».

Info
: www.lavenaria.it

Commenti

Lo spazio della Web Tv è uno spazio di condivisione di idee e commenti a disposizione della cittadinanza,
è uno strumento della città e per la città.
Tuttavia la Redazione si riserva di non pubblicare commenti ritenuti offensivi.
Per l'inserimento dei commenti è necessario registrarsi, o autenticarsi.