Servizio di Vittorio Billera e Marco Amato
#FactoryVenariaReale
“Lockdown” di Antonio Annunziata è il vincitore della seconda edizione di Venaria in Corto
Scorrono i titoli di coda sulla seconda edizione del festival di cortometraggi “Venaria in Corto”, promosso da Città di Venaria Reale e Factory della Creatività e intitolato “Giovani 21.0”. Ai registi il compito di indagare il rapporto tra le giovani generazioni e la tecnologia. A convincere la giuria e aggiudicarsi il premio di “Miglior Cortometraggio” è stato “Lockdown” di Antonio Annunziata.
C’è soddisfazione nelle parole di Ado Hasanovic, direttore artistico di Venaria in Corto:
«Tutti i cortometraggi che sono arrivati sono molto creativi. Complimenti agli autori che sono riusciti a trattare il tema tra giovani e nuove tecnologie in maniera creativa». Ciak finale del concorso, la serata di gala del 1° luglio al teatro Concordia, a cui hanno partecipato – nel pieno rispetto delle norme anti Covid - autorità cittadine e un folto pubblico di sostenitori e appassionati.
Una serata importante come dichiarano Fabio Giulivi, sindaco di Venaria Reale:
«Abbiamo creduto tantissimo in questo progetto perché unisce l’arte del racconto cinematografico con il digitale. Quello che ci piace è, soprattutto, il coinvolgimento di tanti giovani. Una giuria importante, tre premi importanti, tra cui la Menzione Città di Venaria Reale». E Paola Marchese, assessore alle Politiche Giovanili della Città di Venaria Reale:
«Sappiamo che le tecnologie stanno cambiando la quotidianità, soprattutto dei giovani. Per questo abbiamo chiesto loro di raccontare la loro visione su questa tematica». Sette i cortometraggi ammessi alla finale, proiettati durante la serata. Diversi i punti di vista emersi dalle opere in concorso: dall’isolamento dato dall’uso e abuso degli smartphone, revenge porn e cyber bullismo, fino ad arrivare alle criticità emerse dal sovra utilizzo della tecnologia nel periodo del lockdown.
Lorenzo Gilli e Stefano Vailati, registi di “Babel”
«L’idea è nata leggendo il tema del cortometraggio. Noi solitamente ragioniamo per immagini, ci facciamo catturare dai pensieri che arrivano e ci confrontiamo». Nikla Onesti, regista di “TecnoloMia”
«La nostra idea era principalmente quella di trovare una connessione che potesse essere simpatica. Nel cercare di rendere la cosa simpatica, abbiamo pensato a come potesse essere la tecnologia animata, abbiamo umanizzato la tecnologia». Carlo Bertasso, regista di “Blackout”
«L’idea del corto è nata per caso, durante un temporale. Il cortometraggio è sulla videodipendenza e di come attraverso la natura possiamo ritrovare noi stessa, la nostra interiorità». Filippo Amato, sceneggiatore di “Zaino giallo pieno di follower”
«Ho trovato il bando e mi è venuta questa idea di una ragazza che vuole provare a diventare influencer e invece cade vittima di cyberbullismo». “Lockdown”, il cortometraggio vincitore del concorso, ha colpito per l’efficacia con la quale è riuscito a raccontare l’assurdità della tecnologia e l’isolamento a cui porta, spesso confuso con libertà. Il commento del regista, Antonio Annunziata
«Ringrazio il festival per il premio, sono contentissimo si sia fatta la seconda edizione perché ci tenevo tantissimo. Noi giovani registi abbiamo bisogno di questi festival. Lockdown è nato grazie a Venaria in Corto». La “Menzione Città di Venaria Reale”– riservata a chi è riuscito a valorizzare maggiormente il territorio, è andata a Simone Fanotto e Tiziano Raffa, registi di “Rumore Bianco”. Il cortometraggio ha reso Venaria Reale parte integrante del racconto e ha centrato l’obiettivo di rappresentare la situazione di stallo avvertita dai giovani, di fronte alle tecnologie, nel periodo della pandemia. La soddisfazione degli autori:
«Questa edizione di Venaria in Corto è arrivata in un momento di stallo per noi e lo abbiamo rappresentato nel corto. Vincere la menzione della nostra città è un onore».
Una speciale giuria composta da lavoratori della comunicazione e giornalisti ha consegnato la “Menzione Stampa; ad aggiudicarselo Ludovica Lopetti e Marco Formichella con Is1dor0. Una sorta di alter ego quale chiave per riavvicinare le persone, due fratelli, in realtà separati da un device che ne allontana gli affetti. Realizzato con sagace maestria e ritmo, merita l'attenzione del pubblico. Un premio inaspettato, come sottolineano i registi: «La reazione è: sorpresa! Abbiamo fatto questo corto in maniera leggera, per divertirci. Ci fa un sacco piacere aver vinto questo premio».
Guarda su VenariaTv – www.venaria.tv, la selezione dei cortometraggi ammessi alla fase finale:
Babel, di Lorenzo Gilli e Stefano Vailati
Blackout, di Carlo Bertasso
Is1dor0, di Ludovica Lopetti e Marco Formichella (Menzione Giuria Stampa)
Lockdown, di Antonio Annunziata (Miglior cortometraggio Venaria in Corto 2^ edizione)
Rumore Bianco, di Simone Fanotto e Tiziano Raffa (Menzione Città di Venaria Reale)
TecnoloMia, di Nikla Onesti
Zaino giallo pieno di follower, di Alessandro Antonio Iaquinta