Servizio di Vittorio Billera, Beatrice Falco
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“Rompi il silenzio. Non giustificare la violenza”: Venaria Reale dice no alla violenza contro le donne.
25 novembre: giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Un argomento molto sentito a Venaria Reale come hanno confermato le interviste e la partecipazione alla manifestazione organizzata dalla Città di Venaria Reale, insieme alla Factory e all’Informagiovani il 23 e 24 novembre.
Tanti momenti di condivisone con la cittadinanza per dire no alla violenza contro le donne.
Giuseppe Zarcone, sub-commissario della Città di Venaria Reale:
«La violenza contro le donne è un reato, un atto gravissimo, un reato contro i diritti umani innanzitutto. Potesse bastare istituire una giornata per combattere la violenza contro le donne sarebbe molto bello, ma purtroppo è molto difficile e bisognerà impegnarsi ancora tantissimo. Il fatto che la Città di Venaria Reale, con il concorso della Factory e dell’amministrazione comunale, sia riuscita ad organizzare questa iniziativa è già molto apprezzabile e auspico che si porti avanti questo discorso». Sabato 23 novembre il Centro Commerciale “I portici” ha ospitato lo stand di RVR, Radio Venaria Reale. Uno spazio per le interviste ai rappresentanti delle istituzioni e alle realtà che si occupano quotidianamente di questi temi come il “Progetto Alice”, nato in memoria di una vittima di femminicidio. E’ stata anche l’occasione per la Polizia Municipale di Venaria Reale per presentare “Una stanza per te”, punto di ascolto e accoglienza per ricevere supporto e informazioni per accedere ai servizi, gratuiti, del territorio.
Roberta Bernardinello, Ispettore Capo Polizia Municipale Venaria Reale:
«Accogliamo le vittime di violenza e non solo. Trattiamo in toto le fasce deboli: bambini, disabili, anziani e donne vittime di violenza. Il nostro spazio è un luogo informale dove le donne si sentono accolte, comprese e indirizzate, eventualmente, verso i servizi di competenza. Da molti anni, svogliamo delle attività nelle scuole a scopo preventivo. Organizziamo degli incontri in cui parliamo ai ragazzi di violenza in tutte le sue forme, di bullismo, soprusi di vario genere e reati». A chiudere la mattinata l’esibizione curata da Stefania Montorio e Riccardo Genovese che con i giovani ballerini hanno celebrato la figura della donna con una coreografia accompagnata da musiche e letture. A fare da cornice all’evento, il gruppo Pro Loco Amici della Biblioteca che ha distribuito gratuitamente libri usati.
In via Mensa 34, nella sala espositiva comunale, sabato 23 e domenica 24, anche l’esposizione fotografica “D… Come Universo”, un viaggio nella dimensione femminile a cura del fotografo Lorenzo Carrus. Una personale accompagnata dalla musica del duo “Il Bardo e la Volpe”.
Domenica 24, l’associazione “Divieto di Noia” di Venaria Reale, ha organizzato l’evento “In marcia contro la violenza sulle donne”, camminata individuale non competitiva terminata con una performance nel foyer del Teatro della Concordia.
Filo conduttore degli eventi della manifestazione, la campagna di comunicazione della Factory della Creatività con manifesti, cartoline e spot uniti dal claim “Rompi il silenzio. Non giustificare la violenza”. Il video, realizzato in collaborazione con Venaria Tv e presentato il 23 novembre presso il Centro Commerciale “I portici”, è stato diffuso sui social e i media digitali. Un progetto che ha avuto come protagonista Tita Giunta, un’attrice che con l’espressione del volto e i suoi silenzi ha saputo interpretare le paure e le sofferenze di una donna vittima di soprusi. Uno spot di denuncia e di stimolo a non giustificare la violenza e che si chiude con l’esortazione a “rompere il silenzio”.
Tita Giunta, Attrice:
«Bisogna essere unite, unite contro la violenza di genere e quindi non solo la violenza fisica ma tutte le forme di violenza. Credo che l’arte e anche lo spot che mi vede protagonista, possa essere un modo per stare vicina alle donne e dire “non abbiate paura”. L’ambiente di casa, soprattutto, non può procurarci paura ma deve essere uno spazio in cui ci sentiamo sicure e protette. Lottiamo! Rompiamo il silenzio e denunciamo la violenza!».