“Ercole e il suo mito”. In mostra alla Reggia di Venaria

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19/09/2018





Di Vittorio Billera, Chiara Porcelli
#FactoryVenariaReale

“Ercole e il suo mito”. In mostra alla Reggia di Venaria

Virtù, ricordi e conoscenza: questi i temi che fanno da filo conduttore alla mostra “Ercole e il suo mito”, nella Sala delle Arti della Reggia di Venaria. L’esposizione, presentata in conferenza stampa in Reggia, mercoledì 12 settembre, illustra la figura mitologica di Ercole dalle origini all’età moderna. La mostra nasce dalla collaborazione tra il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e lo Swiss Lab che ha trasformato uno dei più antichi e popolari miti greci in una mostra celebrativa. La mostra si sposa con i lavori di restauro della Fontana d’Ercole in occasione dei festeggiamenti per il decimo anniversario della Reggia. Mario Turetta,direttore del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude«Con la mostra di oggi inauguriamo l’ottava mostra direi che è un record per la Reggia di Venaria che in questi ultimi tre anni e mezzo, ha aumentato in maniera esponenziale le sue mostre per poter dare più occasione ai torinesi, ma soprattutto, per il numeroso pubblico non solo torinese di poter venire ma ritornare perché la Venaria è un luogo di straordinaria bellezza che, però, deve rinnovarsi, deve essere contemporanea anche con i propri progetti culturali. L’Ercole è un motivo di richiamo e di importanza grande per la reggia di Venaria in quanto, qui, Castellamonte realizzò la Fontana d’Ercole. Noi attraverso la Reggia, attraverso le mostre, attraverso la Fontana e la mostra su Ercole, vogliamo mettere al centro il visitatore, festeggiare i visitatori e rinnovarci per dare loro un motivo, un’idea per ritornare». La mostra, in dieci sezioni, è un percorso temporale dal VI secolo A.C. al XX secolo attraverso novantadue opere, che rappresentano il mito nelle sue varie interpretazioni: dalla mitologia greca a quella romana, dal Medioevo al Rinascimento, sino a giungere alla filmografia hollywoodiana. Il visitatore ha la chiara rappresentazione delle tante sfaccettature della figura di Ercole, semidio e semiuomo, dotato di una grandissima forza, dedito alle grandi gesta. Il tutto rappresentato da una serie di reperti archeologici come vasi, anfore, gioielli, dipinti e sculture dell’antica Grecia. Oltre agli aspetti positivi la mostra mette in evidenza anche i lati oscuri di Ercole, la sua indole litigiosa e la mancanza di autocontrollo raffigurati da due intonaci dipinti, “Eracle con il Cinghiale” e “Eracle con il Leone di Nemea». Paolo Carrion, presidente Swiss Lab for Culture Projects «ll significato della mostra consiste nel fatto che alla base Ercole, essendo un mito, quindi non essendo realmente esistito, rappresenta l’umanità quindi con i suoi vizi e le sue virtù. Perché l’umanità possa essere rappresentata bisogna cercare di far in modo che le persone che entrano si rendano conto di questa umanità e di conseguenza bisogna spiegargliela. Gli viene dato infatti un foglio A4 dove le persone possono tranquillamente leggere e capire. Incominciano a capire infatti quanti dodici ci sono nella nostra vita che non sono le fatiche di Ercole, sono quelle quotidiane nostre. Tutto questo, quindi l’umanità, inizia nel 2500 a.C. con il mito di Ercole che è il mito miceneo, prima ancora che quello del greco antico e va a finire fino al 1964 con i film del sandalo, spada o peplum, quindi è un percorso che attraversa l’umanità. Noi non intendiamo fare una mostra didattica ma vogliamo fare in modo che la famiglia quando esce e viene in Venaria, che è un posto magnifico, già solo all’esterno della reggia, entri nella Reggia e che i bambini non abbiano da annoiarsi, infatti troveranno nei bookshop delle piccole marionette da dito che riprodurranno Leone Meo, come l’abbiamo chiamato, e durante il percorso potranno cercare di capire le dodici fatiche con una mappa, distribuita gratuitamente all’ingressoi». Una mostra che arricchisce l’offerta culturale della Reggia di Venaria e che si inserisce in un più ampio programma di iniziative che calamiteranno l’attenzione dei visitatori nei prossimi mesi». Antonella d’Afflitto, assessore alla Cultura Città di Venaria Reale «Siamo molto felici che oggi si apra questa mostra celebrativa dell’Ercole a fronte di quello che è stato, precedentemente, il grande restauro della statua dell’Ercole che campeggia nei giardini della Reggia, il mito di Ercole non tramonta in tempi quotidiani, così faticosi, difficili, Ercole resta un sogno, un mito, un riferimento come spunto e come stimolo a crescere ad andare avanti a non mollare e sicuramente ad avere la certezza che dopo grandi fatiche, si arriva a soluzioni e a raggiungere gli obiettivi. La crescita dell’Ercole e delle mostra, rimandano alla crescita di questa città che sta vedendo la nascita di tantissime iniziative e manifestazioni e anche in sinergia con la Reggia e con la Mandria e quindi un altro segnale di un nuovo spunto. Quindi vi invitiamo a vederla e a visitare la Reggia, che sia una nuova occasione per venire a Venaria Reale. Grazie a tutti».
“Ercole e il suo mito” resterà aperta fino al 10 marzo 2019. Per informazioni consultare il sito www.lavenaria.it.

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