Donne e violenza: approda a Venaria l'iniziativa Voci nel Silenzio

voci nel silenzio

24/11/2009

Di Vittorio Billera
  
A VENARIA REALE “VOCI NEL SILENZIO” FINO AL 26 NOVEMBRE PER LA GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
  
Dal 20 al 26 novembre, in occasione della Giornata Internazione per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Assessorato alle Pari Opportunità della Regione Piemonte, presenta nella prestigiosa sede del Centro per il Restauro nel complesso della Reggia di Venaria Reale alcune iniziative per riflettere e sensibilizzare al problema. Di particolare impatto la campagna regionale di comunicazione e di forte sensibilizzazione “Voci nel silenzio – la violenza nega l’esistenza”.
Avviata nel marzo 2009 a Torino, “Voci nel silenzio” ha fatto tappa nei capoluoghi di provincia e in molti centri piemontesi. Le sagome che raccontano la storia di donne per le quali la violenza dei loro compagni o mariti ha raggiunto conseguenze estreme, porteranno un’ulteriore testimonianza sul problema diffuso e troppo spesso sommerso: il 70% degli stupri è opera di partner e il 96% delle donne vittima non sporge denuncia.
«Ad oggi grazie a Voci nel Silenzio – spiega Giuliana Manica, assessore regionale alle Pari Opportunità - abbiamo raccolto, dalle piazze che hanno ospitato l’evento, più di 50 richieste di aiuto. È la dimostrazione tangibile di quanto sia fondamentale investire sull’informazione per stanare il sommerso. Molte volte le vittime non sanno neanche di avere una rete intorno pronta ad accoglierle e a proteggerle. Voci nel Silenzio – continua Manica – ha questo doppio obiettivo: denunciare il fenomeno con un impatto visivo shockante e, allo stesso tempo, dare informazioni concrete sui servizi esistenti sul nostro territorio.”
Secondo i dati stimati dall’Istat a livello nazionale, il 32% delle donne ha subito almeno una volta, durante la propria esistenza, una violenza fisica o sessuale, il 70 % degli stupri è opera del partner e il 96% delle vittime non denuncia gli aggressori. I numeri del fenomeno sono confermati in Piemonte dall’indagine svolta dalla Consulta delle Elette insieme all’Ordine dei giornalisti, che dimostra come il 36% degli abusi denunciati sia compiuto, nella nostra regione, in casa e un altro 33% sia comunque opera di un conoscente.
<<L’iniziativa – spiega Giuliana Manica, assessora alle Pari Opportunità - rientra nelle azioni previste dal Piano regionale contro la violenza alle donne che, ad oggi, ha già raggiunto tutti gli obiettivi posti per il 2009: innanzitutto la formazione del personale socio-sanitario per l’istituzione di un referente specializzato presso ciascuna ASL e Pronto Soccorso. Poi, la creazione di una Rete Regionale e l’avvio del Centro di coordinamento che opera presso l’Ires e, infine, l’elaborazione da parte di ogni Provincia di un piano locale con l’obiettivo di aprire, entro la fine dell’anno, almeno uno sportello di informazione, ascolto, accoglienza e consulenza, anche legale, dove non esistevano servizi specializzati e implementare ulteriormente quelli già esistenti. Un risultato di cui siamo particolarmente soddisfatti – conclude Manica - e per il quale dobbiamo ringraziare la grande collaborazione di tutto il territorio>>.

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