Le “Storie di Natale” di un tempo dei venariesi, con l’associazione Divieto di noia.
Protagoniste le testimonianze de “I racconti di Natale”, le interviste raccolte dall’Associazione Divieto di Noia tra gli anziani, memoria di Venaria Reale. Storie di come si trascorreva la Natività in famiglia, di attese e di speranze dei piccoli, di vita vissuta... proiettate alla biblioteca Tancredi Milone nel pomeriggio del 13 dicembre. Si tratta di operai della fabbrica Pettiti, delle OVR (Officine Venaria Reale) ed ex militari, che ripercorrono la loro quotidianità, i sacrifici e le rinunce, ma anche racconti di un’infanzia che raccontano un’epoca che sembra molto lontana. Come nello sketch di Madama Rita e Crocifissa, durante il quale emergono le differenze culturali nel rappresentare il Natale, le tradizioni e i sapori di due mondi: quello dei cosiddetti polentoni e dei terroni. Le storie sono proseguite la sera col tutto esaurito perla piece teatrale della Compagnia “I Retroscena “ e dell’Associazione musicale Sones con la rappresentazione dello spettacolo “Lettera a Babbo Natale”. Il protagonista, è figlio di un operaio che non esprime il desiderio di avere un giocattolo come tutti gli altri bambini, ma di poter vedere l’albero illuminato, che il suo papà, operaio in fabbrica, deve addobbare per il suo capo.