Di Vittorio Billera, Azzurra Papalia #FactoryVenariaReale Al via con la mostra “Genio e Maestria. Mobili ed Ebanisti alla Corte Sabauda tra Settecento ed Ottocento” la nuova programmazione della Reggia di Venaria. Il gusto della decorazione, l’arte dell’intaglio e dell’intarsio del legno nelle botteghe di artigiani e nell’università dei Minusieri rivivono nella mostra Genio e Maestria. Mobili ed Ebanisti alla Corte Sabauda tra Settecento ed Ottocento” inaugurata il 16 marzo nelle Sale delle Arti alla Reggia di Venaria.
130 opere che raccontano l’arte dell’arredo interpretata dai grandi maestri come Luigi Prinotto, Pietro Piffetti, Giuseppe Maria Bonzanigo e Gabriele Capello. Abbiamo chiesto a Silvia Ghisotti – Responsabile Ufficio Percorso Museale
della Reggia di Venaria Reale, qual è il filo conduttore?
«L’intento è quello di raccontare la storia del mobile partendo dalla metà del’600 fino ad arrivare all’800, cioè dalla bottega all’industria. Per dimostrare che il mobile non è assolutamente da considerare un’arte minore, secondaria ma che a tutti gli aspetti deve essere uguale e comprimaria della pittura. della scultura e dell’architettura». Una esposizione che si arricchisce di numerosi capolavori provenienti da collezioni private mai esposti prima come la Voliera, che testimonia la passione zoologica dei principi di Savoia o il Coro monastico, capolavoro del 1740, riportato alla luce grazie all’intervento del Centro Conservazione Restauro La Venaria Reale.
Mario Turetta, direttore del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, dichiara
«È proprio lo sposalizio perfetto, nel senso che questi mobili costruiti tra il ‘700 e ‘800 proprio per le case regnanti e l’alta nobiltà, trova all’interno della Reggia una rappresentazione di quello che è il Genio e la Maestria che sta dietro la costruzione di questi mobili. Quindi una mostra che mette insieme, mette in circuito quella che è l’essenza della Reggia insieme alle altre Residenze». “Genio e Maestria” rappresenta l’eccellenza artigiana del Piemonte e si eleva ad esempio dell’arte italiana come ha aggiunto Antonella d’Afflitto, assessore alla cultura di Venaria Reale
«Un momento dedicato veramente al fare italiano, che in questo caso è un momento di fare piemontese. Questa è l’arte del fare e qualcosa di cui l’Italia ne può veramente andare fiera. Noi come Amministrazione siamo ancora una volta orgogliosi che la Reggia oggi possa avviare una mostra di grande capacità creativa». Info:
www.lavenaria.it